Le botteghe artigiane
Cari tutti,
Durante questi anni ho sentito tanto parlare di periferie, di impoverimento e svuotamento delle stesse; ho sentito parlare di centri storici abbandonati e di crescita della disoccupazione.
Io non sono nessuno per giudicare la situazione di cui ho scritto sopra, però mi sento in cuor mio di fare una considerazione riguardante le mie poche conoscenze: certe volte mi sforzo di capire, con doveroso rispetto di tutto l‘indotto, quanta vera ricchezza abbiano veramente portato tutti questi centri commerciali. Questi super, iper, mastodontiche strutture costruite in ogni dove.
Sono cresciuto nel quartiere di Santa Rita a Torino, un quartiere che porterò sempre nel cuore, e dal basso dei miei pensieri, se posso in qualche maniera essere utile, mi piacerebbe rivedere quelle tante botteghe artigiane che hanno costruito intere generazioni nel benessere non solo economico, ma nel benessere della conoscenza, della cultura, della convivialità, ma che soprattutto hanno tenuto alta la bandiera dei mestieri, quegli stessi mestieri che hanno reso il nostro paese e i nostri territori un paese unico al mondo.
Forse la mia è solamente una sfocata visione utopica, ma nessuno mi toglie dalla testa la bellezza tenace e serena dei tanti mestieri; quei mestieri che troppe volte abbiamo violentato per dare spazio all’illusione di un benessere che non riempirà mai e poi mai la mancanza dei mestieri e delle loro operose botteghe artigiane.
Una bottega artigiana che chiude e non riapre più mi rende triste. E nonostante mi sforzi, le luci degli iper non riescono a farmi sorridere.
Vi abbraccio forte
Andrea